mercoledì 11 marzo 2015

Benzina celeste. Dal libro "Carezze Korazze e Skizzi di Vita" capitolo "Caverne D'Acciaio"

Da dentro la stiva di me, in fondo in fondo dalla sentina della sala macchine, ha cominciato a risalire come un canto lontano di schiavi e di resurrezione; quel sentimento di profonda pietà e rispetto che ha sempre mosso le mie corde più profonde, ogni volta che ho affondato le mani e l’anima nello specchio nero della miseria. Una sorta di gospel interiore, sacro, cantato da forme gioiose e generose, si è intonato nella mia mente. La benzina celeste che mi ha consentito di percorrere migliaia di chilometri interiori alla ricerca di sublimi alleanze, ha ricominciato, dopo ere, a scorrere nelle mie vene d’acciaio. Un’armonia di canti neri, berberi, bonzi, sciamani, è esplosa nel mio cervello come una cometa accecante, vincendo l’oscuramento, l’eclisse dei sentimenti. “Gracias a la vida che me ha dado tanto.” la parole di violeta Parra, del suo inno alla vita, hanno cominciato ad affollarsi gioiose ed eccitate dietro le quinte delle mie labbra, come un compagnia di giovani ballerine richiamate in scena...

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