domenica 1 marzo 2015

Intervento di Paola Gaglianone in occasione della presentazione del libro Carezze Korazze & Skizzi di Vita di Paola Nazzaro presso la Casa del Cinema di Roma (17 aprile 2012)

"INSIDIA. Questo libro è bello e insidioso, anzi è bello perché insidioso. Dietro un'apparente patina di glamour sottolineata dalla veste esteriore, in realtà nasconde una sapiente ironia iconoclasta per qualsiasi corazza (glamour compreso) ci impedisca di girare la chiave che mette in moto i motori veri, potenti dell'esistenza. Una chiave non facile da individuare nel grande quadro dei comandi dell'esistenza. E il senso del racconto che percorre poesia, prosa, immagini è proprio questo: la vita si nasconde dietro una facciata patinata in cui non è facile intravedere le crepe.

PROVOCAZIONE. Leggendo questo libro il lettore si sente continuamente oggetto di una provocazione ad abbandonare i suoi schemi mentali per ritrovare il senso della vita: giusto non giusto, bello, grottesco, ripugnante si confondono, si mischiano; quello che ci può guidare è solo la capacità di abbandonarsi al divenire continuo dell'esistenza, riconoscere le metamorfosi continue, avere la certezza che i sentimenti non sono, ma divengono e mutano.

SENSUALITÀ. Proprio questa consapevolezza a tratti dolorosa, a tratti esaltante della metamorfosi continua del nostro sentiero porta ad una visione dell'esistenza dominata dalla sensualità, intesa come disponibilità a far diventare l'esperienza sensazione, a conoscere attraverso il corpo, a stare dentro la vita con la capacità di percepirla attraverso i pori della pelle prima per poi giudicarla. E a questo punto le maschere che siamo disposti ad indossare sono corazze momentanee utili fino a quando non decidiamo che il re è nudo - traguardo non sempre raggiungibile. 

METAFORA. Lo strumento formale, linguistico con cui si rivela questo gioco del mascherarsi, di diventare di volta in volta interpreti della nostra vita è l'uso sapiente della metafora che qui non è gioco letterario e traduzione sostanziale della inafferrabilità dell'esistenza, della sua mutevolezza. Per cui ogni cosa, ogni persona, ogni attimo dell'esistenza ha infinite configurazioni e identità; è metafora di tante altre realtà."

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