venerdì 20 marzo 2015

DRAPPEGGI INTERIORI

La tua assenza papa' mi cadde allora
come un cancello di ferro battuto sul cuore,
rifrangendo sulle rocce, l'eco della tua mancanza....
oggi in un negozio di stoffe pregiate,
un signore distinto dalle gestualità e che ho riconosciuto ha srotolato,
come uno spartito di musica tessuta,
una marea di stoffe skizzate di turchino .
Ho tuffato il viso , nel porto sicuro del tuo abbraccio invisibile.
Inaspettatamente ritrovarti oggi, attraverso il profumo delle stoffe.
Ciao Papà, ciò che ho appreso allora, accanto a te , ha creato l'imbastitura della donna che sono diventata.
Paola Nazzaro

venerdì 13 marzo 2015

Dal libro Carezze Korazze e Skizzi di Vita

A LAVANNARA
Dipito di Paola Nazzaro
A cartolina

È aprimma vota ca me scrive nu rigo
senza t'annasconnere adderete a na canzone.
È aprimma vota ca me vuò fa cepì
chelle ca te sbatte m'piette comme a na palomma
ma nun a può fa ascì
È aprimma vota ca me dice:
st'anema nera, s'è spurcata stanne n'terra
e vullesse ca vulanne fosse acchiappata pa fa lavà.
Vulesse essere chella lavannara
che ta piagliasse e te dicesse,
che si bello pure cu sta povere n'coppa a cuscienza
che te fa rabbuia.
Ta pigliasse, ta lavasse, ta strizzasse
e po' ta mettesse int'a na cesta
e n'capo ta purtasse
comme si nun 'abbastassero
e pese de penziere mieie.

Una BAMBINA D'ACCIAIO NON PUÒ CHE GUIDARE UNA "MOTO DI FERRO" !! MOTO DAYS 2015


I Fratelli Nazzaro e il triciclo inside


mercoledì 11 marzo 2015

Benzina celeste. Dal libro "Carezze Korazze e Skizzi di Vita" capitolo "Caverne D'Acciaio"

Da dentro la stiva di me, in fondo in fondo dalla sentina della sala macchine, ha cominciato a risalire come un canto lontano di schiavi e di resurrezione; quel sentimento di profonda pietà e rispetto che ha sempre mosso le mie corde più profonde, ogni volta che ho affondato le mani e l’anima nello specchio nero della miseria. Una sorta di gospel interiore, sacro, cantato da forme gioiose e generose, si è intonato nella mia mente. La benzina celeste che mi ha consentito di percorrere migliaia di chilometri interiori alla ricerca di sublimi alleanze, ha ricominciato, dopo ere, a scorrere nelle mie vene d’acciaio. Un’armonia di canti neri, berberi, bonzi, sciamani, è esplosa nel mio cervello come una cometa accecante, vincendo l’oscuramento, l’eclisse dei sentimenti. “Gracias a la vida che me ha dado tanto.” la parole di violeta Parra, del suo inno alla vita, hanno cominciato ad affollarsi gioiose ed eccitate dietro le quinte delle mie labbra, come un compagnia di giovani ballerine richiamate in scena...

lunedì 9 marzo 2015

Recensione di Carezze Korazze e Skizzi di Vita su "L'Indro"

DA L'INDRO
Bambinadacciaio
Carezze, Korazze e Skizzi di Vita. Sulla moto, il vento tra i capelli, il cuore intrappolato in gabbia.
Il volume, già dalla copertina evoca piacere, con il rosa acceso che fa da sfondo a boccette di profumo, unghie laccate e corsetti schizzati in una leziosa confusione tutta femminile. Fa venire voglia di possederlo, questo libro, come un bell’oggetto che si desidera tenere in vista. Ma aprendolo e cominciando la lettura, in una ventata di profumo femminile, ecco che appare un mondo, fatto di parole, immagini, memorie passate, entusiasmo, clangore di moto e potente carnalità. Ci piace vederlo come un libro-testimonianza, laddove la testimonianza è quella di una donna che ce l’ha fatta. Spesso ironica e autoironica, l’autrice altre volte invita alla riflessione; l’analisi delle sue debolezze, custodite nelle “Corazze” che di volta in volta indossa, la impegna in un lungo cammino temporale, ma piano piano la donna che sta chiusa dentro prende il sopravvento, prima timidamente, poi sempre con maggiore vigore, fino ad arrivare a scegliere di sostituire l’abito d’acciaio con un più femminile corpetto della tradizione Burlesque. Paola Nazzaro esplora il suo intimo e guarda il mondo correndo veloce sulla sua motocicletta. Si ha l’impressione di sentire gridare l’autrice dalle sue poesie, si resta attoniti dalla potenza, dall’energia che sprigiona dalle pagine del libro. Si percepiscono il vento fra i capelli e il sapore salato del mare sulle labbra.
di: BiancaMaria Casale
giovedì 19 Aprile 2012, ore 09:00

PREFAZIONE DI DARIO SALVATORI DEL LIBRO CAREZZE KORAZZE & SKIZZI DI VITA DI PAOLA NAZZARO

Che bella sorpresa questo libro di Paola Nazzaro! È un libro sorprendente, che ignora totalmente quello che uno si aspetta. È un libro sulla memoria ma anche sull’attualità, sulla cultura del “custom” ma anche del nu-vintage, un libro che parla di motori e di polpacci. Ben allenati. Come sono quelli dell’autrice, abituata a contraccolpi della moto, a corpi estranei, riduzioni di pena. C’è dell’autobiografismo, forse inevitabile, a volte anche di sapore pedagogico, nel senso che qualche volta l’umorismo funziona da antidoto per un passato doloroso. C’è la scansione, il timing diari stico ma più che ad un racconto biografico fa pensare ad un tuffo, a occhi chiusi, o quasi, brandelli di ricordi, sensazioni e conversazioni di sapore più impressionista che preciso. A volte sembra una narrazione in tournèe, la quintessenza di quell’universo “corpette”, ben orchestrato nei suoi artifici. Dall’universo brumoso (di cui non si percepiscono i confini) si passa ad una dimensione più poetica, il vero lato inedito dell’autrice. Non conosco nessuna altra persona appartenente al mondo dello spettacolo in grado di vivere così energeticamente la propria età (e stavolta non parliamo solo di polpacci), con esitazioni e flessuosità quasi feline. Conoscendo l’arte specchiata di Paola Nazzaro, il suo gusto per il “mirroring”, mi aspettavo un citazionismo senza limitismo alla robert Pirsig e al suo celebre “Lo zen e l’arte della manutenzione della moto”, best seller del 1974; invece siamo ben oltre, nei pressi di quella metafisica della qualità che è il frutto delle esperienze che si accumulano, come dilaganti installazioni della nostra personalità e che ad un certo momento ci piace espellere in modo creativo. Un libro-diario all’interno del quale l’autrice scopre le carte, affrontando ragioni e modi ed è noto che un vero artista sa raccontare la vita quando tanto più sembra distaccarsene. Paola Nazzaro è riuscita a catturare qualcosa di magnifico. Le descrizioni vivide e l’umorismo arguto tengono avvinto il lettore, che viene quasi nutrito dall’ironia.

LIBRO CAREZZE KORAZZE & SKIZZI DI VITA


Indossa le tue passioni!



Bambina D'acciaio di Paola Nazzaro nasce dalla passione per le motociclette, compagne di vita e d'avventura.
Bambina D'acciaio è un concetto da indossare.
Bambina D'acciaio è una filosofia di vita.
Bambina D'acciaio è lo stile di un pensiero.



Di seguito alcune foto delle creazioni "Bambina D'acciaio" indossate da Elaine Alves

 





PREFAZIONE DI ITALO MOSCATI DEL LIBRO CAREZZE KORAZZE & SKIZZI DI VITA DI PAOLA NAZZARO

Un’eco arriva tra echi lontani… Davanti alle bozze del libro di Paola Nazzaro, Bambinadacciaio, come lei stessa ama definirsi con ironia, sfogliandole in un primo momento ho provato una strana sensazione: un certo smarrimento, per gli echi che percepivo e che parevano emergere dalle pagine. Poi, rapidamente, sono stato dominato dalla lettura, conquistato da una scrittura attraente e inquieta. E sono entrato volentieri nel sinuoso sibilare di echi che il bel libro cerca e abbandona, come vedremo. Mi sono reso conto di una precisa strategia in svolgimento. Paola Nazzaro è un’artista ancora giovane e molto consapevole. Allinea, organizza le sue righe con una abilità che colpisce. Per condurci dove? Lo scopriamo presto: in un viaggio denso di sorprese nella sua vita, nelle esperienze compiute e in divenire. L’eco del suo lavoro come costumista affiora in riferimenti veloci. Nel libro sono pubblicate immagini (i suoi bozzetti, i suoi disegni) che rimbalzano all’oggi da un tempo lontano, gli anni trenta; figure esili, eleganti, insidiose, abiti femminili abiti appena accennati, garze, cappelli come ali. “La seduzione prima di diventare oggetto da indossare deve essere erotismo del pensiero”, scrive la Paola Nazzaro. L’eco del mondo dello spettacolo, in cui opera, e di cui si diletta, proviene dai nomi di quello che la stessa autrice chiama il suo backstage: tamara de Lempiscka, la fisicità forte e armoniosa; Josephine Baker, la scandalosa ballerina nera che conquistò una Parigi, una Parigi che si arrese alla sua verve e ne fece una gran star; Barbarella, l’eroina dei fumetti diventata la protagonista con Jane Fonda di un film. di roger vadim (il quale sposò Barbarella e Jane). L’eco della musica e della canzone arriva delicato e imperioso: la voce dolce drammatica di un uomo bello come Yves Montand; i cori morbidi dei Beatles che ricompaiono ieri oggi domani rivendicando un’epoca di miracolosi viaggi nei molti pianeti d’amore; le rivoluzioni dei rolling stones, frenetiche come le chitarre e batterie. vorrei continuare con il percorso di echi, per andare attraverso questo attraente gioco al cuore di “Carezze e korazze- & skizzi di vita.” A Paola Nazzaro non interessa disporre le sue pedine di versi e di racconti secondo il ritmo di una cronologia storica o di costume; echi e rimandi le servono per distillare una benzina speciale che lei stessa prepara e immette nel serbatoio della sua amata motocicletta. “io sono spigoli e acciaio”, dice di sé con freschezza l’autrice nelle prime pagine: l’acciaio, il suo cavallo di ragazza. Nel serbatoio del libro la benzina fermenta in una scrittura personale, fantasiosa, irta di invenzioni, capace di far volare la motocicletta. Una scrittura in cui si avverte l’eco di un libro “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” scritto nel 1974 da robert M. Pirsig, digressioni filosofiche e ricerca di un io primitivo. L’autrice evita digressioni o intenzioni teoriche, va dritta al suo scopo in rombanti variazioni del motore incantato dalla sua miscela forte: un diario senza reticenze, rombante percorso tra passato presente e futuro, che va ovunque e gira anche intorno e dentro Napoli. Napoli è la città in cui l’autrice è vissuta e da dove è partita con sicurezza, già con l’idea di trasformare nell’agire il “suo” mondo creativo. Pronta a mettersi alla prova, esaltarsi, soffrire, punirsi, amare, odiarsi, rimettere in moto. Allontanarsi dai miti e dalle leggende. Lasciare ai venti di consumarsi nella velocità. Compreso l’ebbrezza del tornado di “Easy rider” del 1969, il film di Dennis Hopper, musica, drug e scappamenti. Fughe senza ritorni. Paola Nazzaro ama il carburante di reminiscenze, riferimenti diretti o solo evocati, di parole, di suggestioni solo per dare dar lena alla fluidità delle ruote e passa oltre. Dove? Non è ancora il momento di rivelare la mia ipotesi. Manca ancora una eco da ricordare. L’ho scoperto quasi per caso, nei giorni in cui leggevo le bozze di questo libro, riprendendo in mano una ristampa di “La baby aereodinamica kolor karamella” di tom Wolfe, uscito nel 1963. La “baby aereodinamica kolor karamella” è la formula tutta americana di personalizzare le automobili e fissare un fenomeno di un’epoca in cui i giovani, ma non solo, erano alla ricerca dello svago a ogni costo e della guerra di tutti contro tutti per affermare davanti allo sguardo degli altri il proprio desiderio di apparire arrivati. tom Wolfe scrive del momento in cui, a kustom City, il paradiso dei consumatori, era considerato una finezza cambiare tutte le C con le k, invenzione partita da un venditore d’auto che riverniciava le vecchie carcasse, anzi karcasse, rimettendole nel mercato. La “finezza” fu ripresa anni dopo anche in italia, soprattutto negli anni settanta, gli anni del terrorismo, quando nelle scritte sui muri comparve il cognome del ministro dell’interno Cossiga ribattezzato kossiga, per spregio. Anche Paola Nazzaro usa la k ma certo non ha nulla a che fare con kustom City o con kossiga. La sua “riverniciatura” non si ferma alla lettera ma ha come ambizioso di skizzare, rivedere, le avventure che formano la sua personale avventura tra amori, trasformazioni, giochi d’apparenze o di penombre in cui rifugiarsi, nascondersi ed esplodere. È un burlesque serio e impegnativo quello che l’artista- d’acciaio nella pratica del talento e in una simpatica a stravaganza non studiata- vive e semina nelle pagine; dopo averlo fatto come sfida in uno show televisivo, come lei stessa ricorda. si spoglia ma non resta nuda. suggerisce. rivendica. Quel che si vede è solo la silhouette di ciò che la Bambinadacciaio vive, ha vissuto, negli anni. Dentro e fuori se stessa. giocando col fuori, e struggendosi con le parole per raccontare il dentro. Alla fine scrivendo. Per fare i conti, cercare barlumi di verità. senza acciaio e senza una corazza di piume (è sempre espressione della Nazzaro). Alla ricerca di chi leggerà. Le immagini portate in scena nel libro sono diverse, sono la ricerca di un nuovo, sono la k che appartiene all’artista (e alla scrittrice da sempre, che decide di svelarsi). Un segnale, un capriccio o un’ abbreviazione da cellulare ? Un’eco. il libro è aperto per raccontare come stanno le cose in mezzo agli echi – parola al maschile - per farsi un’eco - parola al femminile - ovvero spirito, eleganza, grazia, e dolore.

LIBRO CAREZZE KORAZZE & SKIZZI DI VITA


venerdì 6 marzo 2015

"Libretto d'istruzione" dal libro "Carezze Korazze & Skizzi di Vita" di Paola Nazzaro pag. 107

"Come se nel corpo il sistema nervoso fosse mixato alla centralina di un motorcycle system adventure ad accensione digitale. Un motore quattro tempi a raffreddamento liquido... Telaio mono trave sdoppiata... in tubi cromo molibdeno. Sospensione anteriore a forcella idraulica. Sospensione posteriore... qualcosa che riguardasse i bacini mediterranei. Capacità serbatoio 12,8 al litro. Peso 60, larghezza 90 – 60 – 90. Altezza sella 1,70 cm. Forcelle solide, pronte allo scatto nel lasciare la via maestra, l’asfalto, per un cross inside alla ricerca di sobborghi, locande ed inaspettati paradisi di sé, in sintonia fra corpo, mente e motore in figurazioni magiche e armoniche come ballerini sul ghiaccio in danza artigliata. Qualora il motore infernale presentasse qualche problema di secchezza delle fauci, segnalato dal display, vale a dire che si è in riserva... è il momento di iniettare nelle vene benzina = sentimenti = emozioni. necessario quindi fare un cambio d’olio per concetti più scivolosi, fluidi, pulire, revisionare, saldare i pezzi difettati, esaminare le cause per prestazioni doc. Tale realtà oggi è meno fantasmagorica di quanto si pensi, è in via di perfezionamento.
Lucidi e perfetti si mischieranno in mezzo a noi. Ci saranno dei modelli fuori serie che, per sfuggire all’omologazione del branco, si rifiuteranno di essere solo prestazione e carrozzeria da esporre, si ribelleranno come sta già facendo la natura e faranno sentire il loro rombo, nel rivendicare i loro fili incendiati. Faranno sentire il cuore del motore che da vita ai sentimenti, per un prossimo pieno d’amore. Quindi: “Motore alle emozioni!” O “Motore delle emozioni?” vorrei essere ancora così? Amata a pezzi? Amare a pezzi? Forse che si, forse che no. Probabilmente vorrei indossare quella guaina virtuale modellante di acciaio liquido come i pensieri per poi, con il telecomando, trasformare la donna che voglio al momento che desidero. Abiti femminili ricoprirebbero uno snodato corpo caldo dalla struttura e dai contatti solidi da doppio impatto. Avere la possibilità di indossare la libertà come abito mentale da calzare come una guaina, come un corpetto invisibile prima di interpretare il ruolo."

Manichini di Carlo D'Alimonte
Manichini di Carlo D'Alimonte
Manichini di Carlo D'Alimonte
 

"La scuola della Memoria" dal libro "Carezze Korazze & Skizzi di Vita" di Paola Nazzaro pag. 115

"...Serrò il sottogola del suo casco millennium e abbassò la visiera, aprì e chiuse il palmo della mano destra con il guanto dai rinforzi in kevlar e dalle unghie d’acciaio, scalò le marce violentemente e lasciò di scatto la frizione. Con una rabbiosa e sonora impennata si iniettò nelle arterie urbane sclerotizzate, mentre la ruota posteriore tassellata della sua moto schizzava fango e sassi ad alzo zero. Sfrecciava sui marciapiedi, bagnati da proiettili di pioggia che cadevano pesanti e acidi, per evitare il traffico e bruciava i semafori come cerini di metallo. Il suo cuore pompava forsennatamente un cocktail micidiale di sangue e adrenalina martellandole le tempie come mille tamburi giapponesi dell’isola di Sado..."


Manichini di Carlo D'Alimonte


8 Marzo. Il mio forte augurio per tutte le donne che lottano per la loro dignità


giovedì 5 marzo 2015

Quando l'abito da lavoro sposa il lusso

Con la sua linea "Road Vogue Resort" Paola Nazzaro ha dato vita a divise da lavoro tra sartorialità e lusso

 

lunedì 2 marzo 2015

OPERE DI PAOLA NAZZARO "Odalisca Metropolitana" 1989 - collage, tempere e perle


Articolo uscito in occasione della presentazione del libro Carezze Korazze & Skizzi di Vita di Paola Nazzaro a Fano il 20 aprile 2013 durante l'evento "Un Mare di Libri"


OPERE DI PAOLA NAZZARO "Paulette Korpette" 1990 tempere e velette


OPERE DI PAOLA NAZZARO Collage


Articolo sulla rivista dell'ASC (Associazione Italiana Scenografi e Costumisti)


OPERE DI PAOLA NAZZARO "Accoglienti pensieri" 1999 - tempere, pastelli e pagine di libro


Film "TUTTI AL MARE" costumi di Paola Nazzaro


Firmati Nazzaro i costumi per note fiction e trasmissioni cult


Articolo del 2004 sul "Corriere della Sera"


OPERE DI PAOLA NAZZARO "La mutoide, 1996 - tela, tempere, stoffe e forbici"


Articolo del 2005 su "La Repubblica"


domenica 1 marzo 2015

OPERE DI PAOLA NAZZARO Paradiso, 1985 - acquerelli e pastelli


COMUNICATO STAMPA DEL 1994 IN OCCASIONE DELLA MOSTRA "IL COSTUME COME MODA. BOZZETTI, COSTUMI IMMAGINI", MOSTRA MULTIMEDIALE DI PAOLA NAZZARO

Accademia di Costume e di Moda a Roma in Via della Rondinella 2 (angolo Lungotevere Tor di Nona) Lunedì 24 gennaio 1994 fino a giovedì 17 febbraio dalle 09.00 alle 19.00.

Paola Nazzaro costumista cinematografica, teatrale, televisiva, fashion designer, art director presenterà una propria mostra di costumi, abiti di alta moda, fotografie e bozzetti.
L'artista di origine napoletana lascia 14 anni fa la sicura realtà della propria provincia tradendo le aspettative familiari che l'avrebbero voluta erede dell'azienda paterna (un avviato ATELIER, sintesi storica di tre generazioni di artigiani, sarti, commercianti) per trasferirsi a Roma dove esordisce giovanissima disegnando originali costumi teatrali, cinematografici infine televisivi, collaborando fattivamente all'ideazione dell'immagine di vari spettacoli divenuti veri e propri CULT: "Quelli della notte" RAI 2; "La TV delle ragazze" RAI3 e molti costumi dei vari personaggi che si sono poi affermati in "Avanzi" (es. Rocco Smitherson interpretato da Corrado Guzzanti).
Paola Nazzaro parallelamente agli studi presta le prime consulenze professionali nel campo della moda negli anni più belli del Made in Italy.
L'artista ha ripartito il percorso visivo e artistico della sua esposizione personale in bozzetti, quadri, costumi, abiti di alta moda per ricostruire il viaggio immaginifico culturale, artistico svolto in questi anni attraverso la pittura, la moda, il costume, lo spettacolo, il teatro, tutto filtrato da un mondo ideale e fantastico, dove gli abiti simbolo prendono forma.
I bozzetti sono gli originali dei costumi ideati e realizzati dall'artista.
I quadri di carattere tridimensionale che vedono l'uso di materiali inediti (stoffe, collage, vetri, specchi, metalli) che evidenziano una ricerca piacevolmente ossessiva dell'immagine femminile, che dal romanticismo dei primi lavori, si trasforma nel tempo in immagini di suggestioni cibernetiche.
I costumi di scena sono dei vari lavori eseguiti per la televisione, per il teatro e per il cinema.
Negli abiti di alta moda emergono linee austere, tailleurs... che evocano le eroine alla George Sand, colli alla Robespierre, redingotes inseguono e rivelano creature perfette tra demonio e santità nei colori del crepuscolo. Per la sera smokings reinventati, corpetti e tute per donne guerriere a cavallo tra passato e futuro consapevoli del proprio fascino e delle proprie potenzialità.

Presentazione del libro Carezze Korazze & Skizzi di vita di Paola Nazzaro presso il CARCERE BORBONICO


Coraggio, scrittura e femminilità

RIDERS DEL CORAGGIO - DAL SALOTTO LETTERARIO AL FEMMINILE
AL TOUR ON THE ROAD DEL LIBRO "CAREZZE KORAZZE & SKIZZI DI VITA.


Motori accesi e luci della ribalta per l'ardore delle donne, celebrato a Roma lo scorso sabato 9 marzo 2013, presso la libreria caffè letterario Mangiaparole con il coinvolgente salotto letterario RIDERS DEL CORAGGIO dedicato a donne che sanno come stare in pista  ...

Attraverso le pagine del Suo primo libro, Paola Nazzaro, in superficie volto noto del costume cinematografico, ha voluto svelare l'altra parte di sè, il vitigno autoctono che muove nel sottosuolo, ordito di passioni ruggenti, inedite, indifferenti al perbenismo che hanno trovato nella scrittura il pneumatico per lasciar traccia... nell'augurio che le lettrici facciano altrettanto...con modalità e stili propri e autentici.

Motociclette, velocità, voglia di sfidarsi, di vivere davvero ... fluttuavano nell'aria al Magiaparole, sospinte dalle poesie sensuali, rombanti, quasi onomatopeiche di "Carezze Korazze & Skizzi di vita", magistralmente interpretate dell'attrice Elisa Angelini che dettavano di volta in volta il ritmo del dibattito sul binomio  donne e coraggio...durante l'ora del tea.

Inediti e spiazzanti gli interventi,  tanto per il contenuto quanto per la forma, come quello della Campionessa di motocross Adele Innocenzi: tacchi alti, caschetto alla francese, raffinatezza da vendere e una buona dose d'ironia, ecco colei che a soli 18 anni cavalcava un'Harley Davidson per competere oggi in campionati mondiali: ...lei semplicemente DA GAS, accetta la sfida e salta!

"Il coraggio di essere se stessi, di dar voce ai propri talenti e di mettersi in pista sul serio è connesso alla propria individualità  -  spiegava invece la psicologa Pasqualina Cioria - per aiutarsi ad eliminare ogni ansia, e far brillare le proprie attitudini  uno strumento utile è il training autogeno che puo portare nel tempo ad una trasformazione totale della persona".

E mentre il pubblico partecipava animatamente alla discussione, da una parete all'altra del Mangiaparole  si guardavano speculari le donne di Paola Nazzaro, rappresentate in quadri e bozzetti dell'autrice: romantiche presbiti dalla visione poco nitida versus dirompenti e lucidissime  valchirie metropolitane .

E dal salotto letterario "Carezze, Korazze & Skizzi" di vita - parte dell'antologia Letterabilia per Ed. Progetto Cultura - si sposta direttamente on the road, con un'agenda di motoraduni quali nuovi terreni per far circuitare le "Riders del Coraggio"!



UFFICIO STAMPA
Dott. ssa Marina Brudaglio
mrnbrudaglio@gmail.com

mob. 339.7985075

Attestato di partecipazione al laboratorio di Scrittura Creativa Rai


Intervento di Paola Gaglianone in occasione della presentazione del libro Carezze Korazze & Skizzi di Vita di Paola Nazzaro presso la Casa del Cinema di Roma (17 aprile 2012)

"INSIDIA. Questo libro è bello e insidioso, anzi è bello perché insidioso. Dietro un'apparente patina di glamour sottolineata dalla veste esteriore, in realtà nasconde una sapiente ironia iconoclasta per qualsiasi corazza (glamour compreso) ci impedisca di girare la chiave che mette in moto i motori veri, potenti dell'esistenza. Una chiave non facile da individuare nel grande quadro dei comandi dell'esistenza. E il senso del racconto che percorre poesia, prosa, immagini è proprio questo: la vita si nasconde dietro una facciata patinata in cui non è facile intravedere le crepe.

PROVOCAZIONE. Leggendo questo libro il lettore si sente continuamente oggetto di una provocazione ad abbandonare i suoi schemi mentali per ritrovare il senso della vita: giusto non giusto, bello, grottesco, ripugnante si confondono, si mischiano; quello che ci può guidare è solo la capacità di abbandonarsi al divenire continuo dell'esistenza, riconoscere le metamorfosi continue, avere la certezza che i sentimenti non sono, ma divengono e mutano.

SENSUALITÀ. Proprio questa consapevolezza a tratti dolorosa, a tratti esaltante della metamorfosi continua del nostro sentiero porta ad una visione dell'esistenza dominata dalla sensualità, intesa come disponibilità a far diventare l'esperienza sensazione, a conoscere attraverso il corpo, a stare dentro la vita con la capacità di percepirla attraverso i pori della pelle prima per poi giudicarla. E a questo punto le maschere che siamo disposti ad indossare sono corazze momentanee utili fino a quando non decidiamo che il re è nudo - traguardo non sempre raggiungibile. 

METAFORA. Lo strumento formale, linguistico con cui si rivela questo gioco del mascherarsi, di diventare di volta in volta interpreti della nostra vita è l'uso sapiente della metafora che qui non è gioco letterario e traduzione sostanziale della inafferrabilità dell'esistenza, della sua mutevolezza. Per cui ogni cosa, ogni persona, ogni attimo dell'esistenza ha infinite configurazioni e identità; è metafora di tante altre realtà."